Il momento del ritorno in campo si avvicina. Emanuele Bastia, 18 anni, sta uscendo dal tunnel degli infortuni a una spalla per tornare a essere protagonista del tennis campano e nazionale. Un mese, forse meno, e il ragazzo dell’Accademia Napoli, uno degli alfieri-simbolo della struttura di Agnano, sarà di nuovo in gara per tornei. Finito il tempo delle gare giovanili (decine di piazzamenti di valore tra campionati campani e nazionali), e dell’esperienza internazionali di Tennis Europe, la programmazione di Ema è tutta per i prossimi tornei Open, per la serie C che disputerà per l’Equipe Lucioli (ma ha avuto proposte per la B a cui ha detto no) e per qualche torneo Future che è nei suoi sogni. Nei tabelloni Open si è già distinto, spesso, nei torni campani del 2016 e ora vuole fare ancora meglio. A 18 anni è già in seconda categoria, 2.6, best ranking che può essere migliorato già a metà stagione.
Ema è entrato all’Accademia da quando aveva appena nove anni e non è più andato via. Un rapporto intenso, diventato anno dopo anno sempre più forte, fondato sui valori: quelli che i suoi tecnici gli hanno insegnato, quelli che il ragazzo ha portato in dote. Da Aldo Russo e Mauro Sarnella, dai vertici del club, Bastia è considerato un modello comportamentale, un esempio di come si cresce in Accademia, nel tennis e nella vita. Di come si lavora per formarsi, per migliorare, andando alla scoperta dei propri limiti tecnici, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Un ragazzo semplice che, con la sua famiglia, si è fidato e affidato all’Accademia. Oggi Emanuele rappresenta uno dei punti fermi del club, a solo 18 anni. Ha un presente e un futuro da giocatore. Si migliorerà con il lavoro e negli anni che verranno, se lo vorrà, l’Accademia dei suoi maestri avrà sempre le porte aperte per lui. Forza Emanuele, tra maturità e ritorno in campo, sarà un grande 2017. Nella foto, Emanuele Bastia con il presidente Mauro Sarnella.
