Cari amici,
il Senso dell’Accademia è tutto qui, in questa giornata di sole di fine giugno, che avete vissuto o che avete seguito nelle nostre foto, in cui dedichiamo tutto noi stessi a un evento che è troppo importante per noi: il Memorial Matteo Ferrante, “Ferrante Regna” che è giunto all’ottava edizione. E ringrazio gli oltre duecento partecipanti, gli oltre trecento appassionati che sono intervenuti e che hanno fatto di questa giornata, di questo torneo, qualcosa di speciale. Soprattutto per mamma e papà Ferrante, Daniela e Giuseppe, che abbracciamo ancora una volta, per il Team Matti che insieme a noi ha dato anima e corpo per un giorno di festa, non di malinconia. Perché noi, con i nostri piccoli sacrifici, con il nostro piccolo grande impegno, combattiamo al fianco di Daniela e Giuseppe, per battere quel maledetto mostro che ci porta via bambini e ragazzi, per una malattia difficile da superare, ma che con la raccolta di danaro si può studiare ancora di più, si può stringere all’angolo. Si può in qualche modo fermare il mostro, il neoblastoma, il tumore cerebrale infantile. Noi ci crediamo. Mamma e papà Ferrante ci hanno scritto che oltre duemila euro sono pervenuti al Fondo Gio che è stato al fianco della nostra Accademia in questo giorno speciale, e in più ci sono le donazioni fatte direttamente al Fondo. Siamo orgogliosi per la felicità, la gioia, l’amore che si respirava tra noi ad Agnano. Abbiamo insieme trasformato un qualcosa di doloroso, un ricordo triste in energia pura e vitale, come era (e sarà ancora) nel desiderio il desiderio di Daniela e Giuseppe, che tanto si impegnano e credono in questo evento. Noi siamo qui a promettere loro che ne faremo tanti e poi tanti e poi tanti ancora, insieme. Non ci stancheremo di trasformare in energia vitale e positiva i nostri sentimenti e le nostre emozioni.
Orgoglioso di ospitare Ferrante Regna, orgoglio del presidente Mauro, dell’instancabile Silvia, del nostro staff tecnico e lavorativo mai fermo, mai domo, mai stanco.
Orgoglioso dell’Accademia Tennis Napoli.
Aldo Russo
Ps: in allegato pubblichiamo la lettere che i genitori di Matteo Ferrante hanno scritto e inviato al Fondo di Gio. Ne riportiamo qui uno stralcio indimenticabile:
“Abbiamo trasformato il dolore in energia perché solo in questo modo possiamo fare la differenza e non vanificare quanto è successo a noi, cercando di fare in modo che non accada ad altri: insieme ce la possiamo fare”.