SPECIALE ALLENAmente: il nostro prof. Gennaro Russo, sempre al nostro fianco in questi mesi difficili, ci parla dell’importanza della disciplina
10 Febbraio 2021 |

SPECIALE ALLENAmente: il nostro prof. Gennaro Russo, sempre al nostro fianco in questi mesi difficili, ci parla dell’importanza della disciplina

di Gennaro Russo*

La disciplina, nello sport come nella vita, è l’attività costante tra l’intenzione e la realizzazione; essa manifesta la capacità di un individuo di continuare ad apprendere (tra l’altro, qualsiasi esperienza può contenere in sé un prezioso contributo di crescita personale) al fine di mantenere la giusta rotta per il raggiungimento di un obiettivo. Ogni allenatore farebbe bene a mostrarla ai suoi allievi, per stimolarli a sviluppare ciascuno la propria … in maniera libera e consapevole, in linea con le seguenti parole del Dalai Lama: “La vera disciplina non s’impone; non può venire che dall’interno di noi stessi”.

La disciplina ha origine nella nostra testa (pensieri) e soltanto dopo si riflette nei comportamenti: rispetto di sé e degli altri, osservanza delle “regole”, impegno, dedizione, sforzo, perseveranza, pazienza e tanto altro. Un modo per “allenarla” può essere quello di iniziare dalle cose più semplici (ad es. tenere l’auto in ordine), per poi arrivare a quelle più complesse (ad es. tenere il “campo” di lavoro in ordine), favorendo sempre più abitudini consapevoli e produttive. Per sviluppare ciò il percorso richiede pratica, pratica, pratica … come ci ricorda questa storiella.

C’era una volta in un monastero un vecchio maestro zen di cui si parlava un gran bene, per la sua saggezza e per la sua arte di ispirare la gente. Incontrarlo di persona era il sogno di tanti, ma non era facile. Un giovane non si diede per vinto e, dopo aver fatto richiesta più volte, riuscì finalmente a incontrarlo. Mentre i due conversavano, comodamente seduti dopo aver sorseggiato il tè, il ragazzo disse: “Maestro, vorrei sapere qual è il segreto per realizzare i propri sogni”. Il maestro lo invitò ad alzarsi e ribatté: “Vediamo se riesci, tenendo il manico del cucchiaio in bocca, a camminare intorno al monastero e a non far cadere in terra nemmeno una goccia d’acqua contenuta nel cucchiaio”. Il ragazzo superò brillantemente il test ed esclamò: “E questo sarebbe il segreto?”. Il maestro ribatté: “Questa pratica tu l’hai eseguita una sola volta e per mia richiesta, io la faccio tutti i giorni per mia scelta”.

*Mental coach dell’Accademia Tennis Napoli

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