La Multidisciplinarietà sportiva, come lascia intendere la parola, è una metodologia di allenamento che ricalca quello della MULTILATERALITA’ POLIVALENTE, ampiamente utilizzata in atletica leggera a partire dagli anni 60-70 soprattutto in DDR. La finalità è quella di migliorare “l’intelligenza motoria” attraverso l’apprendimento, il controllo motorio e delle abilità sportive, stimolate dall’esecuzione di gesti motori propri di discipline anche dissimili da quella che l’atleta pratica nello specifico.
Nello sport di racchetta i predetti aspetti vengono messi in pratica ed enfatizzati anche se le richieste motorie sono indirizzate alla componente comune che è quella di colpire una pallina con un attrezzo diverso e su diversi terreni di gioco.
Il padel è una disciplina inclusiva, divertente e crea socialità. Si gioca in doppio e sviluppa la capacità reattiva, il gioco è serrato ed intermittente. Favorisce la proiezione in avanti, alternando la fase difensiva. Migliora i colpi al volo rappresentando un ottimo “transfert” per il gioco del tennis.
Con il beach tennis, in particolare, i giovani allievi e gli amatoriali beneficiano di una superficie molto allenante e la tipologia di movimenti e spostamenti che adottano sulla sabbia, rappresentano un “momentum” di apprendimento motorio “basico” e propedeutico al tennis. Si apprende costantemente e si migliora divertendosi molto.
Si incrementa la coordinazione oculo/podalica ed oculo/manuale, la gestione della fase aerea e i colpi sopra la spalla. I giovani allievi giocano e fanno nuove esperienze multilaterali.
Anche questa disciplina sportiva crea condizioni di benessere ed uno stato mentale libero e rilassato.
In definitiva, l’interazione tra queste discipline se da un lato ha un denominatore comune rappresentato dall’utilizzo di pallina e racchetta e “mezzi” differenziati, dall’altro rappresenta un “mezzo” utile, crea un “transfert” multidisciplinare che favorisce la crescita dell’allievo.
Luigi Turco
Coach Accademia Tennis Napoli
