Sento il bisogno di scrivere queste righe per il mio amico Mauro. Non un amico, ma l’Amico con la A maiuscola: ne incontri uno solo nella tua vita, è lui è stato quello. E sarà sempre quello. Io e Mauro nella prossima stagione non lavoreremo fianco a fianco come facciamo da venti anni a questa parte. Progetti, sogni e iniziative ci portano su strade diverse ma, state ben certi, sempre parallele e pronte a unirsi in ogni momento. Eppure, pur sapendo che lui ci sarà sempre per me e io ovviamente pe lui, ammetto ora che sarà difficile mettere da parte quello che abbiamo costruito insieme. Ci riuscirò solo sapendo quanto siamo ancora uniti, se non nella realtà delle nostre cose future, almeno nelle idee, nei valori, nel piacere di condividere l’affetto e quell’immenso senso dell’amicizia che proviamo tra noi.
Gli sono grato per mille cose, certo. Ma per alcune di più, che voglio scrivere qui, in queste poche righe, perché scripta manent e tutto tra noi deve rimanere. Mauro ha avuto il coraggio, ma forse più incoscienza, direi, di sostenere il mio grande sogno, di farlo suo, di condividerlo, di levigarlo e ingigantirlo. E per questo, come si fa a non essergli riconoscente per sempre? Ancora, Mauro è stato anima e forza propulsiva dei nostri progetti. Però, ha fatto di più: è riuscito sempre a darmi quella libertà di azione, quella possibilità di scelta e di prendere decisioni importanti che forse nessuno avrebbe fatto mai. Si è fidato di me, nel profondo dei suoi sentimenti. E io di lui. Abbiamo costruito insieme l’Accademia Tennis Napoli, una struttura, una società, una realtà che ci invidia l’Italia. Mi ha sostenuto in questa scalata ai massimi livelli nazionali, mi ha lasciato decidere, mi ha sostenuto, mi ha difeso nelle grandi e nelle piccole cose. Ha messo a mia disposizione quella sua innata capacità, secondo me unica, di essere un uomo squadra, di aggregare e mai dividere, di stimolare, di far crescere. Di farsi volere bene. E non so se io sono stato bravo come lui a fare altrettanto; so però che ci ho provato con tutto quello che avevo dentro. Mauro Sarnella, un ventennio fa, ha messo la sua vita lavorativa nelle mie mani. E siamo andati insieme verso la realizzazione del grande sogno Accademia. Siamo andati a prenderlo con il sudore che ci ha sporcato i vestiti e con il sorriso sempre pronto. Basta questo per dire che lui è l’Amico con la A maiuscola? Non lo so, ma per me lo è e lo sarà sempre.
E adesso che andremo avanti paralleli nella nostra vita di cinquantenni amanti pazzi del tennis, nulla potrà cambiare davvero tra noi. Sarà bellissima anche questa prossima sfida, uniti ma paralleli, vicini nelle idee, più lontani sui campi da gioco e nelle nostre strutture. Vicini o lontani, cosa vuoi che sia: non abbiamo certo finito di innamorarci del tennis e di inseguire i nostri sogni. Oggi, domani, sempre…
Aldo