Paolo Bellucci per me e per noi dell’Accademia Tennis Napoli era prima di tutto un gran signore. Ma era tanto tanto altro, soprattutto per me. Era l’eroe innamorato del tennis che, da socio del TC Napoli negli ani 80 si era trasformato nell’uomo che rilanciò il Centro tecnico di Fuorigrotta, rendendolo qualcosa di importante, un Centro che sfornava talenti e ottimi tennisti che ci invidiava l’Italia. Io in quel Centro tecnico ci ho lavorato otto anni insieme all’indimenticabile Alberto Sbrescia. E ho imparato a conoscere, ad apprezzare e a voler bene a Paolo. Lui sempre al nostro fianco, sempre pronto a condividere le nostre gioie, sempre pronto ad aiutarci. Uno uomo buono, un grande imprenditore e un uomo di sport.
Poi le nostre vite si sono incrociate di nuovo due anni fa quando con il suo intervento Paolo ha letteralmente evitato la morte sportiva dell’Accademia Tennis Napoli. E’ stato bello lavorare al suo fianco in questi ultimi anni, con lui e con i suoi splendidi figli. Imparare con lui. Costruire con lui, avere sogni e progetti con lui. Lo rispettavo tanto, e tra noi c’era una stima immensa che nasceva, credo, dal nostro lavoro e dal nostro modo di interpretare la vita: dando tutto di noi stessi e rispettando gli altri. Abbiamo inserito qui una carrellata delle nostre strutture, il Rama Club e l’Accademia. Abbiamo costruito una cosa bella e tu ci sei stato così vicino… Grazie!
L’Accademia Tennis Napoli non ti dimenticherà e ti dedicherà ora e sempre ogni successo che conquisteremo nella sport come nella vita.
Ti voglio bene.
Aldo Russo