Gracias Columbia. Grazie Colombia, una nazione meravigliosa, con una capitale di otto milioni di persone che non ti fa mai sentire solo. Il mio grazie va a una città incredibile come Bogotà, altissima nella sua posizione particolare e altissima nell’anima e nella semplicità dei suoi tanti abitanti, normali ed eccezionali, naturali, semplici che mi hanno fatto tornare indietro a quell’Italia anni 80 e 90 in cui sono cresciuto tra persone vere e a amiche.
Il viaggio in Colombia con il team azzurro dell’Istituto Superiore di Formazione della Fitp, diretto da Michelangelo Dell’Edera, è stato per me qualcosa di unico. Non solo un’esperienza formativa fondamentale, ma inaspettatamente è stato anche un viaggio spartiacque per la mia vita, non solo professionale. Un viaggio dall’altra parte del mondo che mi ha ricordato chi sono, chi sono stato e chi voglio essere.
Sono partito da San Pietro a Patierno e sono arrivato dopo tanti anni a Bogotà; ho sempre sognato fin da ragazzo di diventare un insegnante di tennis più che un grande tennista. E tutta la mia vita è stata orientata per raggiungere questo mio obiettivo, questo mio immenso desiderio. Un sogno che ho realizzato, anche se non sta a me giudicare il mio lavoro e il mio operato. Ma una cosa io posso farla ed è ringraziare tutti quelli che sono protagonisti della mia vita e che mi hanno aiutato a viaggiare senza paura e con il massimo dell’impegno e della dedizione in questi tanti anni, da San Pietro a Patierno, una cittadina contigua a Secondigliano e vicinissima a Napoli, fino all’immensa Bogotà. Realizzare i propri sogni è possibile se ci si dedica con convinzione, determinazione e sacrificio. Ed è bello essere consapevoli e orgogliosi nel sapere da dove si è partiti, dove si è arrivati e dove si vuole ancora andare.
E allora inizio. Vorrei dire grazie prima di tutto alla mia famiglia che mi ama e mi sostiene: a mia moglie Silvia e ai miei tesori Virginia e Tommy che da anni condividono la mia vita, comprese le mie numerose assenze, senza mai farmele pesare. Un altro grazie va ai miei fratelli e a tutti i miei cari che da sempre mi sostengono e condividono le mie scelte e la mia visione lavorativa. Un altro grazie a tutta l’Accademia Tennis Napoli: crescere, sperimentare e vivere con tutte queste splendide persone che lavorano con me e che mi seguono da anni, che mi stimano e mi apprezzano, mi rende felice e motivato per il futuro. L’Accademia per me è continua e grandissima fonte ispiratrice, un laboratorio esperienziale quotidiano e unico a cui devo tanto.
Dico grazie alla Federazione Italiana Tennis e Padel che continua a darmi fiducia e tante possibilità di esprimermi al meglio. Grazie a Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione e da oltre 25 anni mio riferimento professionale, che oggi è un fuoriclasse di livello mondiale nella didattica dell’insegnamento e in tanti altri settori. Infine e non per ultimi grazie ai miei compagni di viaggio Luigi, Luca, Germano, Rocco, Gerardo che sono stati colleghi e amici splendidi nel viaggio in Colombia, dimostrando spirito di squadra e attaccamento ai valori altissimi. Non posso non menzionare Donato Campagnoli, nostro compagno di squadra che, causa infortunio, non è potuto essere con noi, ma non ha mai smesso di trasferirci positività dall’Italia.
Vorrei trovare le parole per poter spiegare a tutti quanto è stato bello e importante rappresentare una nazione come l’Italia, come è successo a Bogotà. E’ stata una impresa notevole che dimostra che quando l’Italia lavora con spirito di squadra ogni traguardo è possibile. Il nostro team all’ITF World Coaches Conference è stato il migliore e questo grazie al grandissimo lavoro dell’Istituto Superiore di Formazione e di Michelangelo. Quando si lavora così bene i successi arrivano sempre.
E grazie, permettetemi questo ricordo per me importante ed emozionato, per l’energia amorevole e il sostegno che pur dall’alto mia madre Geppina e mio padre Luigi continuano a donarmi. Il loro profondo amore è una cosa immensamente preziosa per me.
Da oggi si ricomincia. Il mio bagaglio di emozioni, come uomo e come professionista, è diventato molto più grande.
Grazie.
Aldo Russo
Direttore generale Accademia Tennis Napoli