di Gennaro Russo*
Vi ricordate l’esercizio (da ripetere per 21 giorni) dell’articolo precedente?
Perché un tempo di tre settimane? Poiché è questo, in genere, l’arco temporale per creare un’abitudine.
E cosa voleva rappresentare quell’esercizio per tutti noi? Una sfida da lanciare a sé stessi e da vivere con: impegno, intenzione di farcela, rispetto delle regole (disciplina), uscita dalla zona di confort e sforzo per raggiungere l’obiettivo prefisso.
E tutto ciò non è proprio quanto stiamo vivendo in questo “straordinario” periodo epocale? Si, certo.
E quanto ci sono mancati, negli ultimi due mesi, l’atmosfera dei campi da tennis, il “suono” delle palline, gli scatti durante il gioco, l’adrenalina della gara, e soprattutto, le belle emozioni e le tante persone a cui vogliamo bene (amici, insegnanti, ecc.)? Tantissimo.
Allo stesso tempo, se da un lato abbiamo dovuto fare a meno di molti momenti piacevoli della nostra quotidianità, dall’altro abbiamo consolidato lo spirito collettivo; e se da una parte abbiamo percepito i nostri limiti e la nostra vulnerabilità, dall’altra non siamo stati mai così tanto tempo con le nostre famiglie.
In questa nuova dimensione è successo che i bambini sono diventati un poco più adulti e gli adulti un poco più bambini, insomma, tutti ce ne stiamo uscendo con uno “spirito” rinnovato. Qual è stata la lezione più grande che abbiamo appreso da questa esperienza, che poi vale sia nello sport che nella vita? Probabilmente la seguente: “Ciò che più conta è restare concentrati su ciò che più conta”.
Come fare, allora, per rendere questa nuova realtà la più grande delle opportunità?
Poiché in questo lungo match siamo passati in vantaggio, manteniamo ancora alta la “guardia” e focalizziamoci al meglio sull’efficacia delle azioni che possiamo compiere, per il nostro bene e per quello degli altri, proprio come ci ricorda questa frase del filosofo Jiddu Krishnamurti: “Il cambiamento nella società è di secondaria importanza, esso avverrà naturalmente, quando voi, come esseri umani, produrrete questo cambiamento in voi stessi”.
*Mental Coach Accademia Tennis Napoli