di Gennaro Russo*
Quante volte, in ogni ambito della vita, si pone l’accento sull’importanza dell’atteggiamento? Ebbene, il linguaggio verbale e quello non verbale sono due elementi che lo caratterizzano fortemente. In quest’articolo si parla del primo.
Le parole sono dei veri ordini per la mente e per il corpo, possono diventare un prezioso alleato oppure un indesiderato nemico, quindi è fondamentale usarle nel modo giusto, come ci ricorda questa frase di Napoleon Hill: “Pensa due volte prima di parlare, perché le tue parole pianteranno in chi ti ascolta (tu per primo) il seme del successo o del fallimento”.
Soffermiamoci, ad esempio, su queste due frasi:
Prima del match: “Spero di giocare bene” (sembra che la prestazione non dipenda da te; sperare è un verbo di attesa anziché di azione).
Durante il match: “Questa partita la perdo” (contenuto gravemente demotivante, parole che tolgono energia e voglia di lottare).
Come riformularle in positivo?
“Sono pronto per questa gara” (consapevolezza della tua preparazione).
“Ho le capacità per ribaltare la situazione” (fiducia nei tuoi mezzi).
Dichiarazioni come queste, stimolano a tirar fuori il meglio di te, evocano scenari avvincenti, proprio come nel famoso discorso dell’allenatore Tony D’Amato, interpretato da Al Pacino, alla sua squadra, in una scena del film “Ogni maledetta domenica”:
“… Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta … fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci … oppure scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta … i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, a ogni minuto, a ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica … per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta … Questo è essere una squadra signori miei. Allora, che cosa volete fare?”.
*Mental coach Accademia Tennis Napoli